Se hai letto la mia storia, sai già che ho attraversato un periodo molto buio, durante il quale ho compiuto un viaggio dentro me stessa, come mai mi era capitato prima di allora, andando a scavare nelle viscere e nei meandri nascosti dei miei inferi. È stato un viaggio difficile, ma necessario, perché mi ha portata a conoscere la Verità, a toccare la parte più autentica di me. Mi ha portata a ritrovare la mia Luce interiore, una flebile, ma determinata fiammella che, durante la risalita, si è fortificata sempre più illuminando il mio viaggio di ritorno verso la luce.
Ero già tornata alla luce quando decisi di provare la strada dello yoga.
Avevo risolto un grosso problema, ma mi erano rimasti altri disturbi, (che poi scoprii essere i disequilibri funzionali, di cui ti spiego nella guida alla naturopatia), tra cui una leggera forma d'ansia. Così pensai che lo yoga, ed in particolare un’idonea pratica di respirazione, potesse aiutarmi a farla scomparire del tutto.
Nella pratica yoga esiste il pranayama, che letteralmente significa “controllo del respiro”. Esso, non solo insegna a respirare bene, (cosa che nella nostra società abbiamo dimenticato, tranne forse quando dormiamo se godiamo di un buon sonno), ma costituisce anche una serie di esercizi di respirazione, ognuno dei quali svolge una precisa funzione.
In ayurveda “prana” non significa semplicemente respiro come noi lo intendiamo, ma “energia vitale”, proprio a significare che il respiro è il nostro primo, indispensabile nutrimento. E non ci permette solo di vivere ossigenando chimicamente le nostre cellule, ma ci permette anche (se praticato consapevolmente) di purificare il nostro corpo, la nostra mente, le nostre emozioni e di riconnetterci al nostro Sé (ovvero la nostra parte più vera) e al Cosmo. In sostanza si può dire che il respiro è la cosa che prima fra tutte ci riequilibra e ci porta ben-essere, fisico, energetico, mentale, emozionale e spirituale.
Non a caso il respiro è uno dei pilastri del benessere a cui ho dedicato un’intera tappa nel mio percorso gratuito Muin, dove sono compresi anche esercizi pratici (qui puoi iscriverti a Muin, per compiere i tuoi primi sei, fondamentali passi verso il benessere). Ed anche alle iscritte della mia newsletter mensile Nemeton, il terzo giorno regalo una pratica meditativa di base che pone l’attenzione sul respiro (puoi iscriverti a Nemeton qui, nella box in fondo alla home page).
La respirazione è alla base della maggior parte delle pratiche meditative e certamente lo è della mindfulness, la pratica che insegna a stare nel momento presente avvalendosi proprio della respirazione come strumento di riconnessione.
Quando mi recavo tutti i giorni a lavorare in azienda come chimico, spesso non era facile per me mantenere un atteggiamento zen, allora, nei momenti in cui mi sentivo travolta (dallo stress oppure dalle altre persone), me ne scappavo in bagno e, ad occhi chiusi, facevo almeno tre profondi respiri. Questo non mi aiutava semplicemente a calmarmi e focalizzarmi sul momento presente, né mi aiutava soltanto a purificare la mia mente e le mie emozioni, ma mi riconnetteva a me stessa, esattamente ciò di cui avevo bisogno (e di cui a volte ho bisogno ancora adesso) per ritornare a me quando mi “perdevo” nel mondo fuori.
Questa è la pratica che consiglio anche a te, per iniziare. Ti consiglio di non farla solo quando sei stressata, ma anche quando sei tranquilla, in momenti a caso della giornata; se pensi di dimenticartene, metti a caso la sveglia sul cellulare e, quando suona, fermati e respira, qualunque cosa tu stia facendo.
Puoi praticare tre profondi respiri anche la mattina appena sveglia, per darti il buongiorno dinanzi ad una pagina di vita ancora tutta da scrivere, ed alla sera prima di addormentati, per purificarti delle tossine psico-emotive incamerate durante la giornata; se poi abbini ad entrambe le pratiche anche un bel “grazie”, le trasformerai in un profondo momento di gratitudine. Diamo spesso per scontato lo svegliarci la mattina e il tornare a letto la sera, ma non è così. E, quando questo non si verifica, allora diciamo che la vita è “ingiusta”; in realtà, semplicemente non è scontata.
Ricordati che la Vita non ti deve niente, perciò sii grata per le cose belle che hai ed anche per il semplice fatto di trascorrere un altro giorno respirando. È compito tuo riempire la tua vita in modo che rispecchi te stessa ed i tuoi desideri. Ma per sapere realmente chi sei e cosa vuoi hai bisogno prima di riconnetterti ed il respiro è il mezzo più semplice per farlo.