Siamo ormai entrate nel periodo dell’avvento e fra pochissime settimane arriverà la vigilia di Natale, la regina che apre le danze alle feste natalizie, che si concluderanno solo con l’Epifania.
Io amo questo periodo (avvento compreso) per diversi motivi, primo fra tutti ritrovarsi in casa con parenti ed amici. Durante le feste natalizie tutto è più lento ed è possibile godere della compagnia reciproca dalla mattina fino alla sera, senza che la frenesia della vita quotidiana impedisca di incontrarsi o renda l’incontro possibile solo per un paio d’ore.
Il Natale e le feste successive sono molto radicati nella nostra tradizione e così anche gli abbondanti e lunghissimi pranzi e cene che si susseguono. Secondo me va bene così, penso sia giusto goderseli come importanti occasioni per stare insieme.
Sebbene io metta sempre attenzione a quello che mangio e che bevo (ovviamente concedendomi i sacrosanti “sgarri”) per tutto dicembre e fino all’Epifania sono più elastica. Anche perché il problema non è cosa mangiamo da Natale all’Epifania, bensì cosa mangiamo dall’Epifania a Natale!
Nonostante la mia maggiore flessibilità rispetto agli standard, non voglio esagerare, anche perché il mio intestino (che è anche il mio “organo debole”) non mi perdona troppi sgarri ravvicinati nel tempo, iniziando a farsi sentire molto presto.
E così ho implementato dei “trucchi”, che adesso condividerò con te, che mi permettono di godermi il cibo a tavola, senza stare male, senza intossinarmi troppo (sebbene la depurazione post-natalizia sia doverosa) ed anche senza accumulare peso in eccesso.
Ecco le mie 9 “regole”, che potresti far tue:
- Mangiare lentamente. Abbiamo appena detto che durante le feste tutto è più lento, perciò cogli l’occasione per masticare lentamente (sebbene dovresti farlo sempre), in modo che la digestione del cibo inizi effettivamente in bocca e stomaco ed intestino vengano meno appesantiti.
- A Natale il carboidrato (insieme alla carne, ahi me), è il re della tavola. Lasagne, cannelloni e pasta di vario tipo sono un must, soprattutto per noi italiani, per non parlare di pane, pizza e patate che condiscono il tutto come le ciliegine sulla torta. Ah, ci sono anche i dolci, naturalmente. Se non vuoi stravolgere il tuo menu del carboidrato natalizio oppure non sarai tu a deciderlo perché sarai ospite di parenti ed amici, puoi comunque usare degli accorgimenti. Mangia il tuo piatto evitando bis e tris (anch’essi tipici natalizi) e carboidrati “accessori” da abbinare, come pane, pizzette, grissini, taralli, ecc. Se sei tu a cucinare, puoi scegliere carboidrati di buona qualità. Infatti il problema non sono i carboidrati in sé (sui quali andrebbe basata ogni dieta salutare), ma la loro qualità in primis ed il loro abuso poi. Meglio dunque i risotti (soprattutto se con riso integrale) dei farinacei, oppure l’utilizzo dei farinacei di buona qualità (pasta prodotta con grani antichi, ad esempio, oppure pasta di legumi). Puoi anche scegliere per il tuo menu, come primo piatto, una ricca minestra come la pasta con i legumi (fagioli, ceci, lenticchie, ecc.), visto che le minestre occupano un posto importante nella tradizione italiana, oltre che abbassare l’indice glicemico (grazie all’abbinamento con i legumi) ed essere anche cruelty free.
- Per quanto riguarda i dolci natalizi, non terminano solo un pasto, ma ci accompagnano per tutto il periodo festivo, usati anche come stuzzichini mentre si gioca a carte o a tombola. Ecco, per evitare di strafare, io ti consiglio di mangiare un dolce e solo a chiusura del pasto; mentre giochi puoi mangiare qualche dattero (meglio se fresco) oppure un po’ di frutta secca, come noci, mandorle e nocciole. Se poi i dolci li prepari tu, puoi usare ingredienti di alta qualità, come uova biologiche, lievito madre farina e zucchero integrale (attenzione, perché lo zucchero integrale è diverso dallo zucchero grezzo di canna, che invece è raffinato), ecc. Ti assicuro che gli ingredienti di qualità renderanno i tuoi dolci molto più gustosi, a dispetto dei pregiudizi che circolano in merito.
- Purtroppo per il mondo animale, la regina a tavola è la carne. Io sono vegetariana da quasi 12 anni e certo non faccio eccezioni neanche durante le feste. Se anche tu non vuoi contribuire all’uccisione massiccia di animali sotto le feste e sei tu a cucinare, puoi proporre un menu vegetariano (ormai è facilissimo trovare ottime ed anche elaborate ricette adatte anche ad una tavola natalizia; guarda ad esempio Francesca Luise, Cucina botanica e Cuori veggie). Molti, al pensiero del menu vegetariano, storcono la bocca solo per pregiudizio, perché se un vegetariano mette a tavola un alimento veg simile alla carne in un pasto, senza dire che non è carne, la maggior parte delle persone non se ne accorge neanche. Comunque non voglio convincerti ad ideare un menu vegetariano, perciò, se non vuoi evitare la carne, ti consiglio di presentarla in solo un piatto, (se il secondo è a base di carne evita di metterla anche nel primo), e di scegliere carne biologica, (meglio se acquistata da un allevatore di fiducia), non solo perché il bio garantisce all’animale una vita più dignitosa, ma anche perché la carne bio è di qualità molto superiore e, quindi, non ha un impatto negativo sull’organismo.
- Le verdure sono fondamentali, non dimenticartene! Non solo per i nutrienti che apportano, ma anche perché aiutano il tuo corpo a depurarsi e quindi a subire un impatto negativo minore derivante da un pasto abbondante. Inoltre, le verdure hanno la capacità di alcalinizzare l’organismo, azione molto importante visto che carboidrati e carni lo acidificano (l’acidificazione crea infiammazione e quindi disequilibri). Ricordati che le patate non sono verdure, quindi puoi sostituire questo amatissimo alimento, (in modo da non eccedere troppo con i carboidrati), con verdure di stagione cotte oppure anche con della verdura cruda, sempre di stagione, che faciliti così la digestione. Ad esempio un’insalata mista, un’insalata di finocchi/arance/olive oppure puoi proprio pensare di aprire il pasto con un bel pinzimonio, in modo da predisporre il corpo ad una corretta digestione. I legumi non sono verdure. In realtà sono un’importante dose proteica, perciò non andrebbero associati ad altre proteine, quali carne, pesce, uova o formaggi.
- Adesso usciamo dai pasti in sé per iniziare a parlare di rimedi naturali che aiutino il nostro sistema digestivo e tutto il nostro corpo a rimanere in salute, nonostante pranzi cenoni. Le tisane con azione digestiva e depurativa sono delle ottime alleate. È possibile consumarle a fine pasto, nel pomeriggio o la sera prima di coricarsi. Le più indicate per la loro azione digestiva e depurativa sono quelle contenenti finocchio, anice, liquirizia, bardana, tarassaco, ecc.
- Un altro ottimo rimedio naturale alleato, da sfruttare la mattina al risveglio a digiuno, è l'acqua calda con il succo di mezzo limone. L'acqua con limone ha sia un effetto depurativo che alcalinizzante, oltre che apportare un contributo di vitamine e sali minerali, che scarseggiano durante i pasti natalizi.
- Altro fantastico rimedio è il decotto di zenzero, per le sue proprietà digestive, drenanti e per la sua capacità di "bruciare i grassi" (non aspettarti miracoli in tal senso). Si prepara facendo bollire in acqua lo zenzero fresco per almeno 10 minuti e puoi consumarlo aggiungendo anche qui mezzo limone spremuto.
- Infine arriviamo ad una pianta meravigliosa, citata anche nella Bibbia e che quindi ben si associa al Natale: l'aloe. Il succo di aloe ha notevoli proprietà digestive e depurative, dunque bere aloe durante le feste natalizie aiuta l’apparato digerente e l’intero organismo a sopportare lo stress da eccesso di cibo. Ti consiglio di assumerla regolarmente la mattina a digiuno, prima ancora dell’acqua calda con limone e la sera prima di coricarti. Per agevolare la digestione puoi prenderla anche dopo i pasti abbondanti.
Spero, con questi semplici e pratici consigli, di contribuire a rendere le tue feste natalizie piacevoli, ma senza che abbiano un impatto negativo sul tuo organismo e il tuo benessere ed anche sull’ambiente e gli animali. E mi raccomando: cerca di non cucinare troppa roba e, soprattutto, non gettare gli avanzi: meglio riscaldarli o surgelarli per mangiarli nei giorni successivi.